vacuamoenia gentilgesto booq palermo

Fare comunità a cavallo di un tornio, racconto finale

vacuamoenia gentilgesto booq palermo

Fare comunità a cavallo di un tornio, racconto finale

Fare comunità a cavallo di un tornio, racconto finale. Quando l’arte si fa sociale
 
Interverranno:
Delia Russo e Massimiliano Cecconi – gentilgesto®
“Raccontare i suoni”, Pietro Bonanno – VacuaMoenia
 
Siamo tutti obiettori di coscienza!
Enzo Sanfilippo – Comunità dell’Arca delle Tre Finestre
 
A conclusione del progetto artistico “Fare comunità a cavallo di un tornio, gentilgesto tornio tour 2024”, la condivisione del processo creativo e delle riflessioni emerse dall’incontro con le comunità ospitanti. Enzo Sanfilippo della comunità dell’Arca delle Tre Finestre, ultima tappa del tour 2024, ci parlerà della campagna di sensibilizzazione sull’Obiezione di Coscienza in tempi di guerra.
 
Seguirà aperitivo.
Info e contatti:
tel. 3395305958;
 
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Sonorities Festival 2024

Sonorities Festival Belfast

Per oltre quarant’anni Sonorities ha aperto la strada a musicisti, compositori e artisti del suono di tutto il mondo.
Quest’anno torniamo a Belfast, dopo la partecipazione del 2016, per presentare il nuovo lavoro “Plasma”, nuovo brano basato su alcune delle registrazioni custodite nei nostri archivi. Trovate il nostro brano nella sezione “listening room – programma 2” del festival insieme ad altri importanti sound artist proveniente dal resto del mondo.

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PLENARIA — Nuovi fermenti creativi

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PLENARIA — Nuovi fermenti creativi per Belìce/EpiCentro della Memoria Viva

VacuaMoenia partecipa al festival con l’installazione “La Sicilia aveva perduto al voce”. L’opera sarà presentata al pubblico giovedì 27 giugno dalle 18 negli spazi di Via Empedocle 7A a Gibellina Nuova (TP). A questo link è possibile scoprire i dettagli dell’opera.


Ritorna la programmazione con quattro percorsi tra arte e fotografia per riflettere sulla quotidianità: “PLENARIA. Nuovi fermenti creativi per Belìce/EpiCentro della Memoria Viva” a cura di Giuseppe Maiorana.

Plenaria è un ciclo di 4 percorsi visivi che uniscono arte e fotografia in molteplici esperienze. Ogni evento è pensato per offrire una visione diversificata dell’estetica contemporanea, coinvolgendo artisti che esploreranno nuovi orizzonti visivi. Plenaria vi porterà a scoprire nuove storie, emozioni profonde e sfidare i confini dell’immaginazione umana. Unitevi a noi con Plenaria e scoprite come l’arte può cambiare il nostro modo di vedere il mondo. Siete pronti per questa avventura straordinaria? Vi aspettiamo per condividere con voi l’emozione di Plenaria!

Gli artisti coinvolti sono: Iole Carollo, Andrea Marchese, Manlio Sacco e VacuaMoenia.

Sono partner della programmazione il Comune di Gibellina, il CRESM, la Pro Loco di Gibellina e Rete Museale e Naturale Belicina.
Main sponsor: Azienda Agricola di Giuseppe Palazzolo, di Salaparuta.
Per ulteriori informazioni, contattare direzione@epicentrobelice.net | www.epicentrobelice.net | + 39 0924 69000
instagram: @belicepicentro | facebook: @belicepicentro
Orari di visita: da martedì a domenica, dalle ore 9.30/13.00 e dalle ore 15.30 alle 18.30 | Viale Empedocle 7/A – 91024 – Gibellina
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AlturEstival

AlturEstival

Siamo lieti di comunicare la nostra partecipazione all’ultima edizione del festival Alturestival, natura, arti e culture tra i Monti di Palermo

Domenica 17 settembre dalle ore 11.30 proporremo un concerto elettroacustico in cui porteremo i suoni raccolti in questi dieci anni di ricerca all’interno della fortezza di Monte Caputo a circa 700 metri di altitudine.

L’iniziativa è nata dall’incontro di varie realtà che operano nella Sicilia Occidentale nel campo della fruizione consapevole dell’ambiente e dello sport montano, della cultura e dello spettacolo e dell’organizzazione turistico-ricettiva.

I due artefici di questa manifestazione sono l’Associazione Culturale Formedonda e il Club Alpino Siciliano, che nelle varie edizioni che si sono succedute, avvalendosi della storica, prestigiosa ed esclusiva esperienza maturata in tanti anni di attività di promozione turistica, culturale ed ambientale, hanno consolidato un’organizzazione finalizzata a svolgere, durante l’estate inoltrata e l’inizio dell’autunno, un “escursionismo culturale” tra “i Monti di Sicilia”: percorrenza di sentieri, trazzere e itinerari o per il raggiungimento di siti, rifugi e bivacchi con abbinate performance musicali, esposizioni e visite guidate di monumenti/siti archeologici montani, aree protette.

A partire già dalla scorsa edizione è iniziato inoltre il coinvolgimento dell’Abbazia Benedettina di San Martino delle Scale e il neonato Ecomuseo Sentieri Culturali dei Monti di Palermo e San Martino delle Scale, con cui si sono realizzate importanti iniziative culturali.

Con il 2023 AlturEstival  realizza quindi la sua settima edizione: la prima effettuata nel 2016 e la seconda nel 2018, dove ha ottenuto il marchio del Patrimonio Culturale Europeo 2018, a seguire, quella del 2019 e poi quelle del 2020, del 2021, del 2022.

liminaria summer school

Liminaria Summer School

La summer school 2021 di Liminaria si propone di costruire una riflessione sugli impatti dei cambiamenti climatici nelle aree interne del Paese, come possibile strumento per l’elaborazione di futuri territoriali che emergano dalle comunità stesse che le abitano. Ci proponiamo così di trarre ispirazione dal lavoro portato avanti dall’Environmental Humanities Laboratory del KTH di Stoccolma, “Occupy Climate Change”, nella raccolta di racconti, elaborazioni narrative che partono dalla semplice domanda “come ti immagini la tua città tra 200 anni?”. Partiamo dal presupposto che un lavoro del genere sulle aree rurali possa essere interessante, in quanto considera i cambiamenti climatici come punto di partenza rispetto al quale costruire una sfida, un esercizio di immaginazione sul futuro dei propri territori in sé, in una fase storica che a più dimensioni lo inibisce. Ci concentreremo su un’area rurale della Campania, la Valle Caudina, per ripensare, insieme a un gruppo di lavoro composto da docenti, studenti e attori locali, la questione dei futuri possibili per i territori rurali, attraverso una serie di esercizi di immaginazione e riflessioni che attaccheranno la questione dei cambiamenti climatici nelle sue dimensioni geografiche, politiche e sociali. Sarà un’espediente per proporre una re-interpretazione delle trasformazioni che questo territorio sta attraversando, cercando al contempo di sperimentare nuovi linguaggi e inediti codici per poterle leggere e raccontare.

La summer school avrà luogo a San Martino Valle Caudina, centro di 4900 abitanti ai piedi del complesso montuoso del Partenio, profondamente segnato negli ultimi anni da una serie di eventi alluvionali culminati nel disastro del 21 dicembre 2019, quando l’alveo del fiume che scorre sotterraneo in una parte del centro storico è esploso, venendo in superficie e determinando di fatto una ferita, una frattura nel tessuto urbano che ha impresso una serie di repentine e imprevedibili trasformazioni alla vita del paese.

Questa prima edizione della summer school sarà parte di un evento più ampio organizzato da Liminaria, progetto di studio e di ricerca sul campo attivo dal 2014 e orientato alla creazione di reti sostenibili dal punto di vista culturale, sociale ed economico in diversi territori del Meridione d’Italia, che comprenderà anche una breve residenza artistica e una giornata finale di incontro con la comunità locale. Liminaria mette in campo una serie di diverse (narr-)azioni in un’ottica che si fonda sull’esperienza di strategie e pratiche sostenibili di transizione ed innovazione interagite con gli spazi, i paesaggi e le comunità locali.

Per quattro giorni si alterneranno lezioni e dialoghi online e in presenza con docenti provenienti da campi molto diversi, ma non per questo distanti: dalla filosofia all’ingegneria, dalla geografia dello sviluppo alle discipline artistiche. Ai momenti di formazione si succederanno momenti di confronto con alcune realtà territoriali, ma anche momenti laboratoriali. L’obiettivo è lavorare insieme per la realizzazione di prodotti audio che raccolgano le voci del territorio come base per una prima riflessione su come pensare la propria dimensione futura. Vuole essere una scuola, ma anche una piccola occasione di ricerca collettiva.

Tra i docenti avremo Ornella Albolino (Università degli studi della Basilicata), Alfonso Amendola (Università degli Studi di Salerno), Marco Armiero (Environmental Humanities Lab del Royal Institute of Technology-Stoccolma), Dario Gentili (Master Environmental Humanities-Università degli Studi Roma Tre), Maura Peca (A Sud onlus, CDCA-Centro Documentazione sui Conflitti Ambientali), Daniele Pitteri (AD Fondazione Musica per Roma – Auditorium Parco della Musica), Saverio Romeo (Birkbeck University of London), Filippo Tantillo (Responsabile Officine Aree Interne).

Per prenotare un posto alla scuola è necessario scrivere entro e non oltre il 10 luglio all’indirizzo email liminariainterferenze@gmail.com, allegando una breve lettera di presentazione che raccolga le motivazioni che sostengono la partecipazione. La scuola vuole essere GRATUITA e non prevede nessuna quota di iscrizione: questo rende necessario stabilire un numero massimo di partecipanti per le/i quali sarà garantita ospitalità nel convento francescano di Santa Caterina.

Per ulteriori eventuali informazioni, è possibile scrivere allo stesso indirizzo email o consultare il sito di Liminaria che verrà aggiornato nelle prossime ore con ulteriori specifiche sul programma e con i dettagli relativi a un incontro online di presentazione della scuola, che si terrà tra il 5 e l’8 luglio.

visita il sitoenglish

rien a voir #2

Rien à voir #2

Siamo davvero lieti di prendere parte al festival “Rien à voi #2”, organizzato da Bricoles Sonore, dopo il grande successo della prima edizione nel 2019. 
Il tema di quest’anno sono le foreste, le periferie, il diavolo, le città sotterranee, i silenzi, i miti, la nebbia. Le installazioni sonore saranno diffuse per tutto il villaggio di Monèsties, comune francese di 1.354 abitanti situato nel dipartimento del Tarn nella regione dell’Occitania.
Il festival porterà l’ascoltatore a fare un viaggio virtuale che va dai suoni industriali del XXI Secolo fino all’habitat dell’Amazzonia.

Il nostro intervento è programmato al Pont de Groc alle 15.15 e alle 18.30, insieme ad altri artisti sonori francesi ed internazionali. 

Vieni a guardare il mondo con le tue orecchie.

wiad

WIAD 2020 Palermo

Un momento di confronto e approfondimento sul percorso che ha tracciato le nuove strade che si aprono per design, usabilità e progettazione.
Il WIAD, World Information Architecture day, è la giornata internazionale dedicata all’architettura dell’informazione. In tutto il mondo il 22 febbraio 2020 la comunità globale degli architetti dell’informazione si riunisce, per “celebrare e promuovere la crescita globale dell’architettura dell’informazione a partire dalle realtà locali, attraverso il confronto tra colleghi e la contaminazione di discipline diverse”.
Dal 2012 il WIAD anima le comunità di pratica sparse per il mondo, promuovendo talk e organizzando workshop e laboratori. Anche quest’anno Palermo sarà tra le 5 città italiane ad ospitare il WIAD. Quest’anno il tema di WIAD è “The IA Element – Past, Present and Future”.

PROGRAMMA

9:00 Accoglienza e registrazione partecipanti
9:30 – 12:45 Conferenza in plenaria con interventi di: Pietro Spagnolo, Andrea Resmini (da remoto), VacuaMoenia, Mario Guarcello (Osservatorio Astronomico di Palermo)
14:30 – 18:00
Workshop 1 – Design System | HypeBang
Workshop 2 – Random element for territory ia | Formaliquida

Aggiornamenti del programma anche su Facebook e Linkedin


INGRESSI

Il biglietto comprende la partecipazione alla conferenza, un workshop a scelta fra i 2 in programma e la pausa caffè.

Se sei un socio Architecta puoi utilizzare il codice sconto che hai ricevuto via mail, in caso non sia arrivato contattaci via mail info@coltivatoridibellezza.it

Il ricavato dei biglietti andrà interamente a coprire i costi sostenuti per l’organizzazione.

WIAD Palermo 2020 è organizzato da un team di volontari con il supporto di Architecta e dei suoi sostenitori.

Non è previsto alcuno scopo di lucro.


DOVE

Il Consorzio ARCA – Consorzio per l’Applicazione della Ricerca e la Creazione di Aziende innovative è stato costituito nel mese di giugno del 2003. Ad oggi, i soci sono l’Università degli Studi di Palermo, e la società Easy Integrazione di Sistemi s.r.l. Il Consorzio si propone, attraverso l’integrazione delle competenze e delle professionalità dei propri soci, di promuovere la nascita e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali di spin-off che valorizzino i risultati conseguiti dai centri di ricerca operanti in Sicilia e, più in generale, di favorire l’innovazione ed il trasferimento tecnologico verso il sistema produttivo e la società siciliana. Il Consorzio ARCA offre alle start-up imprenditoriali un insieme di servizi tra di loro complementari nell’ambito di una articolata metodologia di incubazione. L’approccio adottato è quello di un network multilivello in grado di fornire, oltre al supporto logistico, azioni mirate di affiancamento ed accesso a relazioni industriali e finanziarie. Avanzati laboratori di prototipazione consentono alle imprese di condurre le attività di sviluppo preindustriale a costi contenuti e con il supporto di personale altamente specializzato.

Manifesto del Futurismo Rurale @ Gravitas

KAD (KalsArtDistrict) presenta Gravitas, a cura di Dimora OZ in collaborazione con Spazio Flaccovio, una serie di talk che indagano pratiche, contesti, produzioni e progetti contemporanei ospitati a dialogare sul tappeto di Jonas Staal, allestito appositamente per BAM all’interno del programma di Transeuropa Festival.

L’ultima di queste riguarda la presentazione del Manifesto del Futurismo Rurale. L’idea è stata sviluppata da Leandro Pisano e Beatrice Ferrara come teoria e pratica per la creazione di comunità e progettazione co-partecipata all’interno delle aree rurali del mondo. La ruralità si manifesta come azione di presenza e realtà politica, andando e superando oltre le sue caratteristiche geografiche per imporsi come modello concreto e paradigmatico capace di elaborare una sinergia fra best practices, tecnologia e consapevolezza del territorio e della sua tradizione.

Liminaria

Liminaria, festival alla sua quinta edizione, sposa la ricerca artistica sul “suono” come strumento per l’indagine, la coesione e l’azione sociale, adottando il concetto di “limen” per indicare quella zona di confine labile, laddove avviene l’attraversamento, la “transizione” di uomini e donne, di storie, di leggi della natura incontaminate, poi capovolte. Sono quindici gli artisti in residenza che da giugno sino a fine novembre 2018, insieme a speaker, associazioni e gruppi di studio, stanno attraversando diversi territori, fuoriuscendo dalla micro regione del Fortore beneventano, dove ha origine il festival, sino ad estendere il proprio raggio di attività al Molise, al Sannio/Valle del Titerno, al Cilento ed infine alla Sicilia, nello spazio suburbano della città di Palermo. “Il limen è lo spazio di indagine attorno al quale, nel corso del tempo, si è costruita la nostra ricerca: inteso come soglia geografica e culturale, come confine politico, più ancora come spazio topologico che complica le nette distinzioni stabilite dalla topografia e dalla geo-politica, il concetto di limen serve da strumento critico per indagare e al contempo rinnovare il modo in cui percepiamo e concepiamo le “frontiere” tra un presunto “centro” e un cosiddetto “remoto o isolato”, riferibile in particolare alle aree rurali del Sud Italia” – raccontano Beatrice Ferrara e Leandro Pisano, co-curatori del festival. (continua a leggere).

Il progetto

manifesta 70x100Liminaria è un progetto di studio e di ricerca sul campo orientato alla creazione di reti sostenibili dal punto di vista culturale, sociale ed economico nel territorio del Fortore, microregione rurale del meridione d’Italia compresa tra le province di Benevento, Campobasso e Foggia.
Attraverso la progettazione e la realizzazione condivisa di azioni sul territorio con le comunità locali, Liminaria si propone di sperimentare una serie di modelli di intervento che, ispirati ai concetti di ri-territorializzazione, restanza e self-reliance, riconfigurino lo spazio rurale locale come luogo di attività in cui il capitale sociale, inteso come insieme delle reti di relazioni cooperative tra attori individuali e collettivi, rappresenta un elemento centrale di ri-valorizzazione delle risorse territoriali locali.
Le azioni messe in essere dal progetto Liminaria investono campi differenti: dagli eventi culturali e performativi, tra i quali un programma di residenza di sound art per artisti internazionali, fino ai percorsi di co-working con le scuole, dai processi di ottimizzazione delle reti fino alla sperimentazione di format ibridi legati alle nuove tecnologie, in un’ottica che si fonda sull’esperienza di strategie e pratiche sostenibili di transizione ed innovazione interagite con gli spazi, i paesaggi e le comunità locali.

PROGRAMMA

giovedì 1 novembre 2018

ore 16:30, Teatro Garibaldi

Cinque anni di Liminaria: dal Fortore a Palermo

Presentazione al pubblico della sessione siciliana di Liminaria 2018, evento collaterale di Manifesta 12

con Leandro Pisano, Beatrice Ferrara, Andrea Kantos, Yukiko Shikata e gli artisti in residenza: Alessandra Eramo, Fernando Godoy, Vacuamoenia (Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno), David Vélez


sabato 3 novembre 2018

ore 10:30

Looking for ‘abbanniata’

Passeggiata sonora tra i mercati storici di Palermo per ascoltare le trasformazioni della città.

A cura di Nicola Di Croce, in collaborazione con Sguardi Urbani

Partenza: porta Sant’Agata, corso Tukory

Max 25 partecipanti

Partecipazione gratuita previa prenotazione: urbanisguardi@gmail.com

ore 17:30, KaOZ

opening Liminaria 2018

con i curatori ed il board del progetto: Leandro Pisano, Beatrice Ferrara, Andrea Kantos, Lori Adragna

interviene: Heidi Sciacchitano, Direttore Goethe Institut Palermo

a seguire: opening mostra: “Interferenze 2003-2018: risonanze rurali”

ore 18:00, KaOZ

opening lecture / keynote

Yukiko Shikata: Connecting Liminarias – Possible Landscapes

ore 19:00, KaOZ

Nicola Di Croce presenta: “Suoni a margine. La territorialità delle politiche nella pratica dell’ascolto”

in conversazione con l’autore: Luisa Tuttolomondo, Emiliano Battistini

in collaborazione con Sguardi Urbani

ore 20:30, KaOZ

Angus Carlyle presenta “Zawawa: the Sound of Sugar Cane in the Wind”

in conversazione con l’autore: Leandro Pisano e Beatrice Ferrara

a seguire, proiezione pubblica del film*


domenica 4 novembre 2018

ore 10:15, KaOZ

apertura sessione

ore 10:30, KaOZ

panel

Il suono come flusso: tra etnomusicologia, sound art, paesaggio sonoro

con:

Alessandra Ciucci (Columbia University, New York): Musica, suono, e ruralità nella migrazione marocchina in Umbria

Andrea Laquidara (Università degli Studi di Urbino): Accanto all’immagine. Il rumore indecifrabile del Reale

Anna Cestelli Guidi (Auditorium – Fondazione Musica per Roma): Gli spazi del suono – Esperienze sonore all’Auditorium di Roma

moderano: Beatrice Ferrara e Leandro Pisano

ore 12:00

Nemico interno

Performance collettiva/happening di Canecapovolto, in attraversamento della città

partenza: KaOZ

In collaborazione con Sguardi Urbani

Max 15 partecipanti

Partecipazione gratuita previa prenotazione: canecapovolto@gmail.com o urbanisguardi@gmail.com.

ore 16:30, KaOZ

panel

Arcipelago acustico: attraversamenti e pratiche sonore in Sicilia

con:
Emiliano Battistini (Università di Palermo): Sguardi urbani: un progetto sonoro sui monumenti Arabo-Normanni di Palermo

Francesco Lucifora (Modica Art System), Pratiche estetiche e sonore nel Sud-Est: dal CoCA al progetto M.A.S. Modica Art System

Giusi Diana (critica d’arte e curatrice) e Alessandro Librio (sound artist, musicista): Il montaggio temporale e la memoria del suono in ‘Il Suono dei fiumi’ e ‘Birdsquartet’

Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno (Vacuamoenia, sound artist): presentazione e discussione dei lavori di Liminaria 2018

moderano: Leandro Pisano ed Andrea Kantos

ore 18:30, KaOZ

panel

Acustemologia del Sud: arte sonora nel Mediterraneo ed in America Latina

presentazione e discussione dei lavori di Liminaria 2018

con:

Alessandra Eramo

Fernando Godoy

David Vélez

modera: Beatrice Ferrara

ore 20:00, KaOZ

conclusione della sessione: roundtable collettiva finale


*scheda film:

Zawawa: the Sound of Sugar Cane in the Wind
2017
50 min
Rupert Cox and Angus Carlyle
Kozo Hiramatsu (Co-Producer with Cox and Carlyle) and Atsushi Nishimura (Assistant Editor)
Japan & UK

È una strana e amara ironia che il bombardamento navale statunitense che diede inizio alla battaglia di Okinawa nel 1945 fu chiamato il ‘tifone d’acciaio’, invocando i venti turbolenti che ogni anno colpiscono questa piccola isola. Gli abitanti di Okinawa cercarono riparo dalla battaglia in antri naturali dell’ambiente come le grotte e all’interno di campi di coltivazioni di canna da zucchero, creando ricordi che risiedono nei suoni di questi luoghi di oggi. Zawawawa: The Sound of Sugar Cane in the Wind è il risultato di una collaborazione decennale tra un paesaggista, uno scienziato acustico e un antropologo che cercano di ascoltare e dare un senso a questi suoni attraverso le storie degli individui e le registrazioni di questi suoni.

Concerto del Duo SaiMè: Viaggio musicale fra Oriente e Occidente

Le mille e una Palermo vi invita al concerto di apertura della manifestazione con il Duo-SaiMè, composto da Said Benmsafer (oud) e Carmelo Graceffa (percussioni).
L’evento si terrà nella splendido giardino della chiesa di San Giovanni degli Eremiti. Non occorre prenotazione, l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Direzione artistica e supporto tecnico Emiliano Battistini, Pietro Bonanno, Fabio R. Lattuca

Il progetto Duo SaiMè, nel proprio viaggio sul crinale tra Oriente e Occidente, tocca repertori di numerose tradizioni colte e popolari del Medio Oriente e del Maghreb con uno sguardo particolare alle svariate identità musicali proprie del Marocco. Un viaggio musicale che esplora territori sonori la cui trama unisce elementi culturali e musicali come anello di congiunzione tra medioevo e contemporaneità.
Per conoscere le altre iniziative del progetto “Le mille e Una Palermo” consulta il programma: https://issuu.com/mondino_marco/docs/programma_le_mille_e_una_palermo

BIO
• Said Benmsafer studia al conservatorio di Marrakesh e si specializza in ud, flauto ney e percussioni. In Marocco svolge una intensa attività musicale con l’associazione musicale Atlas che si occupa di musica andalusa e muashah. Oggi vive a Palermo dove è impegnato in diverse collaborazioni con il Laboratorio Aglaia di Etnomusicologia dell’Università di Palermo, Tra le collaborazioni anche: la composizione della colonna sonora di “Vulpitta Residence” (2008), di Martino lo Cascio; la partecipazione al documentario “I poeti arabi di Sicilia” del regista egiziano Mohamed Kenawi per Al Jazeera Documentary Channel (2009). Da gennaio 2010 a oggi insegnante di Oud (Liuto Arabo) e Flauto Ney presso la scuola popolare di musica di Centro delle arti e dlle culture Tavola Tonda.

• Carmelo Graceffa è un batterista, percussionista e compositore. Dal 2007 al 2009 collabora con l’Orchestra Jazz del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo e subito dopo si trasferisce a Groningen (Paesi Bassi) dove studia batteria, composizione e arrangiamento presso il Dipartimento di musica jazz del Prins Claus Conservatorium di Groningen (Olanda) sotto la guida di insigni maestri tra i quali Ralph Peterson jr, Gene Jackson, Michael Moore Kurt Weiss e Steve Altenberg. Prende parte a progetti musicali in Olanda tra i quali i “3 is a Good Number”, un trio con il quale partecipa a prestigiosi festival come il “Green Hours International Jazz Fest” di Bucarest, “Alba Jazz” di Alba Iulia (Romania).
Conseguita la laurea nel 2013 presso il conservatorio olandese, ha all’attivo diversi progetti tra i quali Manziluna con già due lavori discografici: “Manziluna” edito nel 2011 per l’etichetta Fitzicarraldo Records e “L’Intrigo” edito nel 2014 per l’olandese Cantina Records. Inoltre si possono annoverare svariate collaborazioni artistiche in ambito nazionale internazionale come ad esempio il Magnetic Trio con alla guida il sassofonista Gianni Gebbia, e “Toulati Al Tarab”, un progetto in trio di musica classica araba con Said Benmsafer al liutoarabo e dal 2014 batterista dell’orchestra “Macchina Dei Suoni”di Marvi La Spina.