WIAD 2020 Palermo
Un momento di confronto e approfondimento sul percorso che ha tracciato le nuove strade che si aprono per design, usabilità e progettazione.
Il WIAD, World Information Architecture day, è la giornata internazionale dedicata all’architettura dell’informazione. In tutto il mondo il 22 febbraio 2020 la comunità globale degli architetti dell’informazione si riunisce, per “celebrare e promuovere la crescita globale dell’architettura dell’informazione a partire dalle realtà locali, attraverso il confronto tra colleghi e la contaminazione di discipline diverse”.
Dal 2012 il WIAD anima le comunità di pratica sparse per il mondo, promuovendo talk e organizzando workshop e laboratori. Anche quest’anno Palermo sarà tra le 5 città italiane ad ospitare il WIAD. Quest’anno il tema di WIAD è “The IA Element – Past, Present and Future”.
PROGRAMMA
9:00 Accoglienza e registrazione partecipanti
9:30 – 12:45 Conferenza in plenaria con interventi di: Pietro Spagnolo, Andrea Resmini (da remoto), VacuaMoenia, Mario Guarcello (Osservatorio Astronomico di Palermo)
14:30 – 18:00
Workshop 1 – Design System | HypeBang
Workshop 2 – Random element for territory ia | Formaliquida
Aggiornamenti del programma anche su Facebook e Linkedin
INGRESSI
Il biglietto comprende la partecipazione alla conferenza, un workshop a scelta fra i 2 in programma e la pausa caffè.
Se sei un socio Architecta puoi utilizzare il codice sconto che hai ricevuto via mail, in caso non sia arrivato contattaci via mail info@coltivatoridibellezza.it
Il ricavato dei biglietti andrà interamente a coprire i costi sostenuti per l’organizzazione.
WIAD Palermo 2020 è organizzato da un team di volontari con il supporto di Architecta e dei suoi sostenitori.
Non è previsto alcuno scopo di lucro.
DOVE
Il Consorzio ARCA – Consorzio per l’Applicazione della Ricerca e la Creazione di Aziende innovative è stato costituito nel mese di giugno del 2003. Ad oggi, i soci sono l’Università degli Studi di Palermo, e la società Easy Integrazione di Sistemi s.r.l. Il Consorzio si propone, attraverso l’integrazione delle competenze e delle professionalità dei propri soci, di promuovere la nascita e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali di spin-off che valorizzino i risultati conseguiti dai centri di ricerca operanti in Sicilia e, più in generale, di favorire l’innovazione ed il trasferimento tecnologico verso il sistema produttivo e la società siciliana. Il Consorzio ARCA offre alle start-up imprenditoriali un insieme di servizi tra di loro complementari nell’ambito di una articolata metodologia di incubazione. L’approccio adottato è quello di un network multilivello in grado di fornire, oltre al supporto logistico, azioni mirate di affiancamento ed accesso a relazioni industriali e finanziarie. Avanzati laboratori di prototipazione consentono alle imprese di condurre le attività di sviluppo preindustriale a costi contenuti e con il supporto di personale altamente specializzato.
Manifesto del Futurismo Rurale @ Gravitas
KAD (KalsArtDistrict) presenta Gravitas, a cura di Dimora OZ in collaborazione con Spazio Flaccovio, una serie di talk che indagano pratiche, contesti, produzioni e progetti contemporanei ospitati a dialogare sul tappeto di Jonas Staal, allestito appositamente per BAM all’interno del programma di Transeuropa Festival.
L’ultima di queste riguarda la presentazione del Manifesto del Futurismo Rurale. L’idea è stata sviluppata da Leandro Pisano e Beatrice Ferrara come teoria e pratica per la creazione di comunità e progettazione co-partecipata all’interno delle aree rurali del mondo. La ruralità si manifesta come azione di presenza e realtà politica, andando e superando oltre le sue caratteristiche geografiche per imporsi come modello concreto e paradigmatico capace di elaborare una sinergia fra best practices, tecnologia e consapevolezza del territorio e della sua tradizione.
Liminaria
Liminaria, festival alla sua quinta edizione, sposa la ricerca artistica sul “suono” come strumento per l’indagine, la coesione e l’azione sociale, adottando il concetto di “limen” per indicare quella zona di confine labile, laddove avviene l’attraversamento, la “transizione” di uomini e donne, di storie, di leggi della natura incontaminate, poi capovolte. Sono quindici gli artisti in residenza che da giugno sino a fine novembre 2018, insieme a speaker, associazioni e gruppi di studio, stanno attraversando diversi territori, fuoriuscendo dalla micro regione del Fortore beneventano, dove ha origine il festival, sino ad estendere il proprio raggio di attività al Molise, al Sannio/Valle del Titerno, al Cilento ed infine alla Sicilia, nello spazio suburbano della città di Palermo. “Il limen è lo spazio di indagine attorno al quale, nel corso del tempo, si è costruita la nostra ricerca: inteso come soglia geografica e culturale, come confine politico, più ancora come spazio topologico che complica le nette distinzioni stabilite dalla topografia e dalla geo-politica, il concetto di limen serve da strumento critico per indagare e al contempo rinnovare il modo in cui percepiamo e concepiamo le “frontiere” tra un presunto “centro” e un cosiddetto “remoto o isolato”, riferibile in particolare alle aree rurali del Sud Italia” – raccontano Beatrice Ferrara e Leandro Pisano, co-curatori del festival. (continua a leggere).
Il progetto
Liminaria è un progetto di studio e di ricerca sul campo orientato alla creazione di reti sostenibili dal punto di vista culturale, sociale ed economico nel territorio del Fortore, microregione rurale del meridione d’Italia compresa tra le province di Benevento, Campobasso e Foggia.
Attraverso la progettazione e la realizzazione condivisa di azioni sul territorio con le comunità locali, Liminaria si propone di sperimentare una serie di modelli di intervento che, ispirati ai concetti di ri-territorializzazione, restanza e self-reliance, riconfigurino lo spazio rurale locale come luogo di attività in cui il capitale sociale, inteso come insieme delle reti di relazioni cooperative tra attori individuali e collettivi, rappresenta un elemento centrale di ri-valorizzazione delle risorse territoriali locali.
Le azioni messe in essere dal progetto Liminaria investono campi differenti: dagli eventi culturali e performativi, tra i quali un programma di residenza di sound art per artisti internazionali, fino ai percorsi di co-working con le scuole, dai processi di ottimizzazione delle reti fino alla sperimentazione di format ibridi legati alle nuove tecnologie, in un’ottica che si fonda sull’esperienza di strategie e pratiche sostenibili di transizione ed innovazione interagite con gli spazi, i paesaggi e le comunità locali.
PROGRAMMA
giovedì 1 novembre 2018
ore 16:30, Teatro Garibaldi
Cinque anni di Liminaria: dal Fortore a Palermo
Presentazione al pubblico della sessione siciliana di Liminaria 2018, evento collaterale di Manifesta 12
con Leandro Pisano, Beatrice Ferrara, Andrea Kantos, Yukiko Shikata e gli artisti in residenza: Alessandra Eramo, Fernando Godoy, Vacuamoenia (Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno), David Vélez
sabato 3 novembre 2018
ore 10:30
Looking for ‘abbanniata’
Passeggiata sonora tra i mercati storici di Palermo per ascoltare le trasformazioni della città.
A cura di Nicola Di Croce, in collaborazione con Sguardi Urbani
Partenza: porta Sant’Agata, corso Tukory
Max 25 partecipanti
Partecipazione gratuita previa prenotazione: urbanisguardi@gmail.com
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ore 17:30, KaOZ
opening Liminaria 2018
con i curatori ed il board del progetto: Leandro Pisano, Beatrice Ferrara, Andrea Kantos, Lori Adragna
interviene: Heidi Sciacchitano, Direttore Goethe Institut Palermo
a seguire: opening mostra: “Interferenze 2003-2018: risonanze rurali”
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ore 18:00, KaOZ
opening lecture / keynote
Yukiko Shikata: Connecting Liminarias – Possible Landscapes
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ore 19:00, KaOZ
Nicola Di Croce presenta: “Suoni a margine. La territorialità delle politiche nella pratica dell’ascolto”
in conversazione con l’autore: Luisa Tuttolomondo, Emiliano Battistini
in collaborazione con Sguardi Urbani
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ore 20:30, KaOZ
Angus Carlyle presenta “Zawawa: the Sound of Sugar Cane in the Wind”
in conversazione con l’autore: Leandro Pisano e Beatrice Ferrara
a seguire, proiezione pubblica del film*
domenica 4 novembre 2018
ore 10:15, KaOZ
apertura sessione
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ore 10:30, KaOZ
panel
Il suono come flusso: tra etnomusicologia, sound art, paesaggio sonoro
con:
Alessandra Ciucci (Columbia University, New York): Musica, suono, e ruralità nella migrazione marocchina in Umbria
Andrea Laquidara (Università degli Studi di Urbino): Accanto all’immagine. Il rumore indecifrabile del Reale
Anna Cestelli Guidi (Auditorium – Fondazione Musica per Roma): Gli spazi del suono – Esperienze sonore all’Auditorium di Roma
moderano: Beatrice Ferrara e Leandro Pisano
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ore 12:00
Nemico interno
Performance collettiva/happening di Canecapovolto, in attraversamento della città
partenza: KaOZ
In collaborazione con Sguardi Urbani
Max 15 partecipanti
Partecipazione gratuita previa prenotazione: canecapovolto@gmail.com o urbanisguardi@gmail.com.
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ore 16:30, KaOZ
panel
Arcipelago acustico: attraversamenti e pratiche sonore in Sicilia
con:
Emiliano Battistini (Università di Palermo): Sguardi urbani: un progetto sonoro sui monumenti Arabo-Normanni di Palermo
Francesco Lucifora (Modica Art System), Pratiche estetiche e sonore nel Sud-Est: dal CoCA al progetto M.A.S. Modica Art System
Giusi Diana (critica d’arte e curatrice) e Alessandro Librio (sound artist, musicista): Il montaggio temporale e la memoria del suono in ‘Il Suono dei fiumi’ e ‘Birdsquartet’
Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno (Vacuamoenia, sound artist): presentazione e discussione dei lavori di Liminaria 2018
moderano: Leandro Pisano ed Andrea Kantos
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ore 18:30, KaOZ
panel
Acustemologia del Sud: arte sonora nel Mediterraneo ed in America Latina
presentazione e discussione dei lavori di Liminaria 2018
con:
Alessandra Eramo
Fernando Godoy
David Vélez
modera: Beatrice Ferrara
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ore 20:00, KaOZ
conclusione della sessione: roundtable collettiva finale
*scheda film:
Zawawa: the Sound of Sugar Cane in the Wind
2017
50 min
Rupert Cox and Angus Carlyle
Kozo Hiramatsu (Co-Producer with Cox and Carlyle) and Atsushi Nishimura (Assistant Editor)
Japan & UK
È una strana e amara ironia che il bombardamento navale statunitense che diede inizio alla battaglia di Okinawa nel 1945 fu chiamato il ‘tifone d’acciaio’, invocando i venti turbolenti che ogni anno colpiscono questa piccola isola. Gli abitanti di Okinawa cercarono riparo dalla battaglia in antri naturali dell’ambiente come le grotte e all’interno di campi di coltivazioni di canna da zucchero, creando ricordi che risiedono nei suoni di questi luoghi di oggi. Zawawawa: The Sound of Sugar Cane in the Wind è il risultato di una collaborazione decennale tra un paesaggista, uno scienziato acustico e un antropologo che cercano di ascoltare e dare un senso a questi suoni attraverso le storie degli individui e le registrazioni di questi suoni.
Concerto del Duo SaiMè: Viaggio musicale fra Oriente e Occidente
Le mille e una Palermo vi invita al concerto di apertura della manifestazione con il Duo-SaiMè, composto da Said Benmsafer (oud) e Carmelo Graceffa (percussioni).
L’evento si terrà nella splendido giardino della chiesa di San Giovanni degli Eremiti. Non occorre prenotazione, l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Direzione artistica e supporto tecnico Emiliano Battistini, Pietro Bonanno, Fabio R. Lattuca
Il progetto Duo SaiMè, nel proprio viaggio sul crinale tra Oriente e Occidente, tocca repertori di numerose tradizioni colte e popolari del Medio Oriente e del Maghreb con uno sguardo particolare alle svariate identità musicali proprie del Marocco. Un viaggio musicale che esplora territori sonori la cui trama unisce elementi culturali e musicali come anello di congiunzione tra medioevo e contemporaneità.
Per conoscere le altre iniziative del progetto “Le mille e Una Palermo” consulta il programma: https://issuu.com/
BIO
• Said Benmsafer studia al conservatorio di Marrakesh e si specializza in ud, flauto ney e percussioni. In Marocco svolge una intensa attività musicale con l’associazione musicale Atlas che si occupa di musica andalusa e muashah. Oggi vive a Palermo dove è impegnato in diverse collaborazioni con il Laboratorio Aglaia di Etnomusicologia dell’Università di Palermo, Tra le collaborazioni anche: la composizione della colonna sonora di “Vulpitta Residence” (2008), di Martino lo Cascio; la partecipazione al documentario “I poeti arabi di Sicilia” del regista egiziano Mohamed Kenawi per Al Jazeera Documentary Channel (2009). Da gennaio 2010 a oggi insegnante di Oud (Liuto Arabo) e Flauto Ney presso la scuola popolare di musica di Centro delle arti e dlle culture Tavola Tonda.
• Carmelo Graceffa è un batterista, percussionista e compositore. Dal 2007 al 2009 collabora con l’Orchestra Jazz del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo e subito dopo si trasferisce a Groningen (Paesi Bassi) dove studia batteria, composizione e arrangiamento presso il Dipartimento di musica jazz del Prins Claus Conservatorium di Groningen (Olanda) sotto la guida di insigni maestri tra i quali Ralph Peterson jr, Gene Jackson, Michael Moore Kurt Weiss e Steve Altenberg. Prende parte a progetti musicali in Olanda tra i quali i “3 is a Good Number”, un trio con il quale partecipa a prestigiosi festival come il “Green Hours International Jazz Fest” di Bucarest, “Alba Jazz” di Alba Iulia (Romania).
Conseguita la laurea nel 2013 presso il conservatorio olandese, ha all’attivo diversi progetti tra i quali Manziluna con già due lavori discografici: “Manziluna” edito nel 2011 per l’etichetta Fitzicarraldo Records e “L’Intrigo” edito nel 2014 per l’olandese Cantina Records. Inoltre si possono annoverare svariate collaborazioni artistiche in ambito nazionale internazionale come ad esempio il Magnetic Trio con alla guida il sassofonista Gianni Gebbia, e “Toulati Al Tarab”, un progetto in trio di musica classica araba con Said Benmsafer al liutoarabo e dal 2014 batterista dell’orchestra “Macchina Dei Suoni”di Marvi La Spina.
Giardini, musica e caccia: i piaceri dei re Arabo-Normanni
Siamo davvero felici di annunciare il ciclo di soundwalk che condurremo con il musicista e ricercatore Emiliano Battistini per il progetto “Le mille e una Palermo“, coordinato dall’Associazione Culturale Sguardi Urbani e scelto tra le varie idee per promuovere il capoluogo siciliano, quest’anno Capitale della Cultura Italiana.
Verrete guidati in un percorso che collega diversi monumenti. Vi verrà chiesto di mantenere il silenzio in modo da prestare attenzione ai suoni dei luoghi che attraverserete provando ad immaginare i suoni che un tempo risuonavano all’interno degli spazi. Vivendo questa esperienza avrete la possibilità di conoscere qualcosa di diverso dei monumenti arabo-normanni e delle strade cittadine che li collegano.
# 2 – Giardini, musica e caccia: i piaceri dei re Arabo-Normanni
Alla ricerca dell’eco antica di fontane, piante ed animali, visiteremo le tenute dei palazzi reali che un tempo erano “fuori città”: qui i re Arabo-Normanni cercavano pace tra il fresco del vento e delle fontane, l’odore degli aranceti e il dolce suono della musica di corte.
La particolarità della #soundwalk è legata al fatto che la tratta verrà percorsa in silenzio per favorire l’attenzione sull’ascolto.
Ritrovo: Palazzo della Cuba, ore 17.30
Percorso: Palazzo della Cuba, Piccola Cuba, Palazzo della Zisa
Lingua: Inglese
Tutte le iniziative sono gratuite e disponibili fino ad esaurimento posti. Per prenotare il tour si deve mandare una mail a urbanisguardi@gmail.com o chiamare il numero 338.1522213