In occasione di La Fable du Jardin, Radio Papesse curerà una playlist audio che è allo stesso tempo un viaggio acustico all’interno di giardini immaginari e reali, lontani e vicini e un’esplorazione nei molti terzi paesaggi sonori del suo archivio: scarti e frammenti sonori, territori abbandonati e dimenticati, raffigurati e immaginati attraverso la prospettiva del suono. Nella selezione sonora è anche presente VacuaMœnia che racconta tramite il suono i paesaggi abbandonati della Sicilia. In particolare, sono stati scelte alcune registrazioni effettuate a Borgo Regalmici [LINK].
Tra gli altri artisti anche Chris Watson, Enrico Ascoli e Letizia Renzini.
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Un giardino è un desiderio umano e un impianto umano, un territorio sul quale, molteplicità e controllo, dinamismo e imposizione di una forma, materia e idea, felicità e anarchia, corrispondono tra loro.
Il fotografo e giardiniere francese Yann Monel (Amiens) realizza fotografie che riflettono sul rapporto reciproco delle immagini del giardino e del giardino come immaginazione. Da oltre quindici anni, si dedica alla rappresentazione fotografica di quegli spazi che considera “luoghi di contemplazione e di esaltazione” e in cui penetra come in un’immagine a quattro dimensioni. Yann Monel ha lavorato a più riprese con i paesaggisti atelier le balto, che da anni reinterpretano il giardino di Villa Romana [LINK].
Yann Monel espone a Villa Romana due grandi cicli di immagini: La Fable du Jardin (La favola del giardino), con 53 fotografie da 31 diversi giardini in Francia, Scozia, Inghilterra, Danimarca, Germania, Spagna e Italia, e la nuova serie di fotografie di grande formato Tiers Paysage. Mentre La Fable du Jardin suggerisce, in un continuum di luce e orizzonti, una passeggiata in un giardino immaginario e virtuale, il Tiers Paysage è dedicato ai giardini che l’uomo ha abbandonato e che possono essere considerati un “frammento indeciso del giardino planetario” (Gilles Clément). Nel suo Manifeste du Tiers-Paysage (Manifesto del Terzo paesaggio) del 2004, Clément cita un pamphlet dell’Abate di Sieyès del 1789: “Cos’è il terzo stato? Tutto. Cosa ha fatto finora? Nulla. Cosa vuole diventare? Qualcosa”.
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