borgo antonio callea

VacuaMoenia.net · Borgo Callea

utile dominio dell’Opera Pia asili rurali e urbani di Palermo che l’aveva ceduta in enfiteusi a una cooperativa, la quale l’aveva ripartita in circa 700 quote e assegnato a circa 160 terraggeri. All’atto dell’acquisto l’Istituto intervenne, in favore dei terraggeri, per sanare situazioni debitorie pregresse e abbonare il canone dell’annata agraria 1934-35, nonché per rateizzare altri debiti gravosi che i medesimi terraggeri avevano nei confronti della cooperativa e dell’esattoria per la somma di L. 93.000

l progetto originario del borgo, ancora denominato nei disegni Borgo Sparacia, prevedeva un impianto fondato su un asse stradale centrale culminante alle due estremità con due piazze, quella del potere politico, con la casa del fascio, la sala delle adunanze, la scuola e la trattoria, e quella del potere religioso ove prospettava la chiesa con annessa canonica. Lungo l’asse che congiungeva le due piazze erano disposti poi, perfettamente allineati su un solo lato della strada, l’edificio comprendente l’ufficio postale e la caserma dei carabinieri, l’edificio dei negozi e l’edificio per gli uffici dell’Ente. Dall’altro lato della strada trovava posto, invece, solo una doppia fila di alberi che accompagnava prospetticamente alla chiesa posta in asse ed alla fine del lungo viale. Particolarmente rilevante in tale impianto era la posizione dell’ingresso al borgo, decentrata e laterale, pensata per un accesso diretto alla piazza principale, quella del potere politico, perfettamente in asse con la torre littoria posta sullo sfondo. L’ingresso, inoltre, doveva avvenire attraverso due edifici simmetrici, destinati a negozi, che ave- vano l’intento di conferire una sorta di monumentalità ed accentuare l’effetto prospettico verso la piazza e la torre.
La torre della casa del fascio, richiamante nei volumi quella di Fertilia e di Carbonia, anche se non di notevole altezza rappresentava un elemento di spicco nel borgo, sia per la posizione che per il trattamento delle superfici con conci a faccia vista. Stesso trattamento era pensato per l’adiacente edificio destinato a sala delle adunanze, mai realizzato, che avrebbe chiuso la piazza sul quarto lato.
Isolati rispetto al resto del complesso edilizio, anche se posti in prossimità dell’ingresso, si trovavano invece l’edificio della casa sanitaria ed i fabbricati destinati agli alloggi. Nell’elaborazione successiva, gli unici cambiamenti riguardarono una nuova forma per la casa sanitaria e la riduzione e lo spostamento degli edifici destinati ad alloggi. In particolare sul lato alberato dell’asse principale sarebbero sorti un edificio per alloggi ed altri tre edifici per la futura espansione del borgo che avrebbero completato l’edilizia su entrambi i lati dell’asse stradale.
Maggiori stravolgimenti si ebbero nella terza ed ultima versione, nella quale l’edificio dei negozi e l’ufficio dell’Ente vennero spostati dall’altra parte della strada per dare posto alla casa sanitaria.
Il Borgo in realtà non è stato mai completato infatti confrontando la planimetria attuale con quella della versione definitiva di progetto si è riscontrato che non sono mai stati realizzati ne i due edifici binati costituenti l’ingresso, ne la sala delle adunanze ne la casa sanitaria (come accadde per Borgo Bassi, n.d.r.). Inoltre la mancata realizzazione della casa sanitaria ha lasciato un vuoto che viene oggi percepito come una grande piazza antistante la chiesa che ha modificato del tutto l’impianto iniziale del borgo fondato sull’asse viario di collegamento delle due piazze non più leggibile

Scuola

Piazza e strade interne

Poste e Carabinieri

Municipio

per un appartamento con una superficie in metri quadrati superiore a quello richiesto […], e precisamente quello locato a certo Mangiapane Giuseppe l’Ente ha richiesto ed ottenuto un canone di locazione di 40.000  annue; in considerazione che la casa richiesta dal sottoscritto è confinante con quella locata a Mangiapanee che la superficie della casa richiesta dal sottoscritta è inferiore, si prega vivamente di volere accettare la proposta che con la presente viene avanzata di stabilire il canone di locazione in Lire 42.000 annue

gli edifici e gli impianti destinati a servizi di competenza comunale, costruiti a spese dello Stato nei centri rurali sorti nelle zone del latifondo siciliano, colonizzate in attuazione della legge 2 gennaio 1940-XVIII, n. 1, saranno trasferiti gratuitamente in proprietà ai Comuni col vincolo della destinazione perpetua ad uso di pubblica utilità

Borgo Callea [10.11.2018]