borgo santa rita

VacuaMoenia.net · Borgo Santa Rita

possibile di ricondurre ai loro villaggi questa massa di ex contadini che li abbandonò? È possibile, ma non bisogna farsi molte illusioni. Solo gli inurbati degli ultimi anni, solo gli inurbati che prima ancora di assumere la psicologia cittadina sono stati sorpresi dalla crisi (il riferimento è al 1929, n.d.r.) possono sentire ancora la nostalgia del ritorno ai campi. Coloro che da oltre un decennio si sono stabiliti nelle città, anche se lo desiderassero, non potrebbero più tornare, data la rete di interessi, delle conoscenze, delle parentele nuove che hanno messo nell’ombra le antiche. Solo colui che ha ancora la psicologia del rurale può tornare e sempre è necessario che sia stato pungolato e avvilito da molti anni di disoccupazione e miseria

proprietari terrieri che “volevano-dovevano” migliorare le condizioni di vita dei propri contadini, si ricordi ad esempio […] il gruppo di case coloniche costruite dal Barone Bartoli di Mazzarino negli anni 40 nei pressi del più recente Borgo Arciero, nonché le cooperative agricole sorte in Sicilia dopo la grande guerra, a volte legate all’ONC.

Nel territorio della nostra provincia, il Commendatore Ignazio La Lomia Bordonaro, nel proprio ex-feudo Pescecane, ha creato un villaggio, denominandolo Santa Rita, ed ha voluto porre tale nome per eternare la memoria della madre, dalla quale ereditò dette terre. Tale villaggio, che oggi consta di ben 90 case coloniche, è abitato da circa 70 famiglie, cioè da 500 persone tra uomini, donne e fanciulli, quasi tutti oriundi da S. Cataldo, il paese che da i migliori agricoltori della provincia. Le case, in conformità ad un piano regolatore, tutte contigue e ben allineate, sono poste in modo da formare delle vere e proprie vie, sboccanti in una piazza, nella quale, oltre al fabbricato grande dell’ex fattorie, sorge, nel punto più elevato, la nuova chiesa con campanile alto 25 metri ed orologio da torre e con annessa canonica. Si accede alla chiesa da un’ampia e comoda gradinata. Le vie sino ad oggi formate, sono denominate “via del Castaldi” (in omaggio ai borghigiani di S. Cataldo che per i primi hanno abitato “Santa Rita”), “via delle Spigghe”, “via Ignazio La Lomia”, “via del Rosario” […].

Domani, allorchè il Comm. La Lomia avrà ancora fatto costruire nuovi gruppi di case (poichè conta far edificare altre quaranta abitazioni e stalle), il villaggio diverrà un vero piccolo paese, con grande incremento della coltivazione di quelle stese zone di terreno, ove potrà trasformarsi la cultura, mercè la vicinanza di un centro abitato. E tutto il merito, per tale mirabile esempio di ruralizzazione dovrà darsi ad un proprietario ardimentoso nell’idea e tenace nel lavoro che, per l’attaccamento alla sua proprietà, avrà espletato un programma genialissimo. Domani, allorchè il Comm. La Lomia avrà ancora fatto costruire nuovi gruppi di case (poichè conta far edificare altre quaranta abitazioni e stalle), il villaggio diverrà un vero piccolo paese, con grande incremento della coltivazione di quelle stese zone di terreno, ove potrà trasformarsi la cultura, mercè la vicinanza di un centro abitato. E tutto il merito, per tale mirabile esempio di ruralizzazione dovrà darsi ad un proprietario ardimentoso nell’idea e tenace nel lavoro che, per l’attaccamento alla sua proprietà, avrà espletato un programma genialissimo.

Borgo Santa Rita [2019-2022]