[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”CHI SIAMO” google_fonts=”font_family:Open%20Sans%3A300%2C300italic%2Cregular%2Citalic%2C600%2C600italic%2C700%2C700italic%2C800%2C800italic|font_style:300%20light%20regular%3A300%3Anormal”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”5/12″][vc_single_image image=”5418″ img_size=”450×450″][/vc_column][vc_column width=”7/12″][lab_scroll_box scroll_height=”360″ css=”.vc_custom_1456257863794{padding-top: 45px !important;padding-right: 45px !important;padding-bottom: 45px !important;padding-left: 45px !important;background-color: #eeeeee !important;}”]

FABIO R. LATTUCA
CEO & CoFounder
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Nasce a Palermo e completa gli studi tra il capoluogo siciliano e Roma. E’ musicologo e studioso del paesaggio sonoro: la sua tesi di Laurea Magistrale – dal titolo “Paesaggio Sonoro e Nuovi Media” – indaga le possibilità di ricreare e divulgare ambienti sonori tramite l’utilizzo di nuove tecnologie multimediali. In particolare, la sua ricerca si concentra sulla realizzazione di un’app che riproduca virtualmente l’ambiente acustico tridimensionale della “Vucciria”, noto mercato storico palermitano.
In campo musicale, inizia la sua carriera come bassista per poi approdare alla musica elettronica. Il suo progetto artistico principale – Hatori Yumi – gli consente di partecipare a vari festival europei: tra questi vanno citati LPM 2011, il Live!iXem2011, il PuntoyRaya Festival, il Flussi Festival, il Moozak e l’InTouch Festival condividendo il palco con alcuni degli artsti più importanti della scena tra cui Atom™, Kangding Ray, Oval, StephanMathieu, Marc Behrens. Ha partecipato al workshop tenuto da Bernard Fort per TempoReale e a quelli di Favignana, organizzati dal festival Live!iXem 2011, con Xabier Erkizia, Xavier Balderas e Marc Behrens. Le sue musiche sono state scelte per accompagnare i video dell’artista spagnola Lisi Prada presentati durante la mostra di arte digitale Madatac di Madrid, in occasione del PuntoyRaya Festival 2014 di Reykyavik, del 17th Japan Media Arts Festival di Tokyo, per la sesta edizione dell’International Video Art Festival FIVAC-2015 a Cuba e durante la “III Muestra Videoexploraciones Surrealists” a Lima, Peru. Ha pubblicato per la label Green Field Recordings, un lavoro dedicato al paesaggio sonoro notturno della riserva dello Zingaro dal nome “Zingaro, Ecological Hotspot”. A Febbraio 2015, ha pubblicato un nuovo lavoro per Sonic Terrain: “Amix_”, è una fonografia che mette in contrasto due aspetti del paesaggio sonoro siciliano, contrapponendo natura e vita urbana, silenzio e suoni sacri. Nel Dicembre 2015, “P A S H K E T”, viene pubblicato nel catalogo della spagnola LaEscuchaAtenta.
È stato tra i membri fondatori di BrusioNetLabel, etichetta online palermitana che promuove e diffonde musica sperimentale e trasversale. Oltre ad aver organizzato alcuni importanti eventi, ha preso parte alla produzione dell’internazionale MainOFF festival che, durante l’ultima edizione del 2012, è riuscito a collegare musicalmente tre tra le più importanti città italiane (Palermo, Roma, Bologna). Oggi, infine, cura la programmazione di DimoraOZ, art factory attenta ai linguaggi visivi e performativi.

[/lab_scroll_box][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_separator][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”5/12″][vc_single_image image=”246″ img_size=”450×450″][/vc_column][vc_column width=”7/12″][lab_scroll_box scroll_height=”360″ css=”.vc_custom_1557333453687{padding-top: 45px !important;padding-right: 45px !important;padding-bottom: 45px !important;padding-left: 45px !important;background-color: #eeeeee !important;}”]

PIETRO BONANNO
CEO & CoFounder
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Nato a Palermo si diploma in Pianoforte col massimo dei voti nella classe del M° Renato Giarrizzo, prende la laurea triennale in Musica e Nuove Tecnologie col massimo dei voti e la lode con una tesi sul paesaggio sonoro dal titolo “L’atmosfera: il paesaggio sonoro trasversale” e la laurea biennale in Musica Elettronica col massimo dei voti, lode e menzione al Conservatorio “V.Bellini” di Palermo, nella classe dei MM° Giuseppe Rapisarda e Emanuele Casale. Pianista, compositore e didatta, ha perfezionato i suoi studi con Mauro Castellano, Giovanni Damiani, Federico Incardona, ha suonato nella Giovanni Sollima Band, insegna composizione elettroacustica all’Accademia Scarlatti, pianoforte e teoria musicale al Centro Musicale di Palermo, insegna al liceo musicale “Regina Margherita”  di Palermo Tecnologie Musicali e si perfeziona in metodologie legate alla scuola di Orff con Alberto Conrado, Ciro Paduano e Marcella Sanna. Dal 2002 si interessa di composizione elettroacustica, seguendo le masterclass di Gabriel Maldonado su Csound AV, pubblicando lavori per EssentiaMundi (‘Music for flying planes’, 2008) TreeTrunk (‘EnkeDeu’, 2009; ‘All the stones of our lives’,2009) e attraverso lo pseudonimo Reverberant Evenings pubblica lavori drone autoprodotti e per conto dell’etichetta inglese txtrecordings. Partecipa ai workshops sul paesaggio sonoro tenuti da Francisco Lopez e Yasuhiro Morinaga, quelli tenuti a Favignana (TP) per iXem 2011 da Xabier Erkizia, Xavier Balderas e Marc Behrens e nello stesso anno interviene come esperto esterno della materia al liceo ginnasio G.Meli per conto di Ars Nova. Partecipa a “Terra Fertile 2010” (SS), al festival “Futurismo che passione” organizzato dal Teatro Biondo per il centenario del manifesto futurista e per conto del conservatorio e del centro di cultura francese di Palermo partecipa alla sonorizzazione di due spazi, il museo Riso (PA,2010) e l’orto botanico (PA,2011). Ha fatto da guida a importanti passeggiate sonore, tra le quali quella organizzata da Mimema per Scrusci 2012 e quella per il World Listening Day organizzata dall’Accademia Scarlatti per il World Listening Project. Ha composto le musiche per i lavori cinematografici di Anatoly Czymbalyouk, Oliver Auguszt, Robert French, Anthony Dhinam e Emmanuel Gras. E’ co-fondatore del collettivo Klein Bottle che ha suonato a Londra nel Febbraio 2013 per conto della rete Opensound presentando il lavoro Collatz Conjecture agli Apiary Studios.

[/lab_scroll_box][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”DICONO DI NOI” style=”double”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_tta_accordion][vc_tta_section title=”VacuaMoenia // Deriva di spazio e di suono — Gaia Palombo ilmuromagazine.com, 2019″ tab_id=”1582578133856-26c4e4fe-8db9″][vc_column_text el_id=”1582578133856-26c4e4fe-8db9″]

VacuaMoenia, mura vuote, è il progetto che mette all’unisono il lavoro di due ricercatori siciliani di origine e cosmopoliti nel pensiero […]. La centralità delle nuove tecnologie nel loro progetto facilita l’aspetto dell’acquisizione documentaria audiovisiva e va di pari passo con la ricerca storica, con il bisogno di cercare negli archivi per mettere ordine nel presente e trovare il significato degli eventi attraverso la pratica dell’ascoltare. Importante in questo bilanciamento tra storia e contemporaneità è la documentazione sonora che hanno raccolto in questi anni esplorando i Borghi rurali di fondazione in Sicilia. (continua a leggere)

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”La voce segreta dei luoghi — Giulio Giallombardo Il Gattopardo, 2019″ tab_id=”1582578133940-018e8ad3-ecd8″][vc_column_text]

Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno da anni conducono una straordinaria ricerca sul paesaggio sonoro dei villaggi abbandonati o dimenticati della Sicilia. Un modo per ritrovare la vita perduta del nostro territorio.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Viaggio tra i suoni dei borghi abbandonati — Giulio Giallombardo Le vie dei Tesori, 2019″ tab_id=”1582578449160-825b6acb-3bfc”][vc_column_text]

Ascoltare il paesaggio per conoscerne l’anima nascosta. Capovolgere la percezione sensoriale, risvegliando l’udito e mettendolo in collegamento attivo con gli altri sensi. Ma soprattutto, “suonare” un luogo abbandonato come uno strumento musicale, rivelandone l’identità perduta. È il viaggio di Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno, pionieri della ricerca sul paesaggio sonoro in Sicilia, che hanno dato vita, nel 2013, al progetto Vacuamoenia. (continua a leggere)

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Il paesaggio sonoro al Tempo Reale Festival Y — musicaelettronica.it, 2018″ tab_id=”1582578450492-b5b22a68-17c7″][vc_column_text]

Dagli scritti del compositore e sound artist canadese Raymond Murray Schafer che, per primo, ha definito il concetto nel volume seminale The tuning of the world (1977), e come testimoniano le opere di compositori quali, fra gli altri, Barry Truax, Luc Ferrari e Hildegard Westerkamp, riviste scientifiche come Soundscape. The Journal of Acoustic Ecology, e recenti progetti musicali interamente dedicati a questo tema, come VacuaMoenia, il paesaggio sonoro è uno dei territori più indagati dalla ricerca musicale degli ultimi quarant’anni. (continua a leggere)

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Panphonia — David Murrieta Flores A Closer Listen, 2018″ tab_id=”1582903386568-d246fb40-dafa”][vc_column_text]

Seeing, goes the theory, necessarily modifies what is being seen. That’s not even considering the effects of perspective, which is to say the mental articulation of meanings and associations in a particular language about whatever’s under observation. If field recording could be said to be in large part about enjoying the silence of the world, Vacuamoenia’s project turns that principle on its head, bringing the absence of the human to bear as a matrix upon which the meanings of the world’s silences rest.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”La città osservante — Giuseppina Vara. Exibart, 2018″ tab_id=”1582903403844-a45d7939-e7c2″][vc_column_text]

[…] La ricerca legata al suono è la cifra identitaria di VacuaMoenia, duo di artisti (Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno) che conduce uno studio sistematico sull’ambiente acustico dei borghi rurali siciliani abbandonati: casse armoniche naturali mappate nel tentativo di ricostruire una cartografia sonora del dimenticato, e raccolte in un archivio online dall’importanza inestimabile.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Così le riforme agrarie cambiarono i paesaggi d’Italia — Concetto Prestifilippo. Centro Studio Pio La Torre — Gennaio, 2018″ tab_id=”1582903632643-85d6e6ed-f18b”][vc_column_text]

Il più intrigante è quello firmato da Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno, che sviluppano il tema dell’Abbandologia. Un musicologo e un musicista, si occupano di paesaggi sonori. Un portato poetico, legato ai luoghi abbandonati. Il loro invito è quello di reinterpretare questi luoghi grazie al racconto sonoro e alla poesia dei suoni.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Ascoltare i luoghi — Emiliano Battistini. DoppioZero, 2017″ tab_id=”1582903680868-2ae79ceb-5789″][vc_column_text]

Tre luoghi dislocati in punti distanti nelle province di Trapani, Palermo e Messina ed edificati in decenni differenti, accomunati da un anelito di urbanizzazione delle aree rurali che in ognuno dei casi si è rapidamente dimostrato inefficace. Il lavoro prodotto da Lattuca e Bonanno è totalmente incentrato sulle specificità dei siti e sulla possibilità di trovare modulazioni sonore al loro interno. Ciò costruisce un interessante e affascinante confronto tra spazi geograficamente differenti, giocato su coordinate di similitudine e contrasti.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Vacuamoenia: aproximaciones a paisajes sonoros del abandono — Armstrong Liberado, 2017″ tab_id=”1582903728856-560942fb-7bef”][vc_column_text]

Sobre el vacío y la nada se han enunciado tantas palabras, que dichos conceptos se antojan inútiles. Lo anterior es falso, pues desde la nada y el vacío como abstracciones es que se producen una enorme variedad de propuestas. Es necesario referir a Cage, a Rauschenberg, etc. No obstante, Wikipedia afirma lo siguiente en torno al “vacío”:
El vacío (del latín vacīvus) es la ausencia total de material en los elementos (materia) en un determinado espacio o lugar, o la falta de contenido en el interior de un recipiente. Por extensión, se denomina también vacío a la condición de una región donde la densidad de partículas es muy baja, como por ejemplo el espacio interestelar; o la de una cavidad cerrada donde la presión del aire u otros gases es menor que la atmosférica.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”vacuamœnia.net “oreibates” — sowhat, 2016″ tab_id=”1582903801328-976a931b-ab21″][vc_column_text]

Tre luoghi dislocati in punti distanti nelle province di Trapani, Palermo e Messina ed edificati in decenni differenti, accomunati da un anelito di urbanizzazione delle aree rurali che in ognuno dei casi si è rapidamente dimostrato inefficace. Il lavoro prodotto da Lattuca e Bonanno è totalmente incentrato sulle specificità dei siti e sulla possibilità di trovare modulazioni sonore al loro interno. Ciò costruisce un interessante e affascinante confronto tra spazi geograficamente differenti, giocato su coordinate di similitudine e contrasti.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Conversacion con VacuaMoenia: Los paisajes sonoros y la visualizacion de los territorios abandonados — Sabrina Gaudino. Urban Living Lab, 2015″ tab_id=”1582903802387-176bb706-4ed3″][vc_column_text]

La exploración de pueblos abandonados a través de la escucha y captación de los sonidos de sus paisajes hace pensar en una forma de hermenéutica aplicada en el territorio. El recorrido por estos lugares -para grabar sonidos que luego compondrán piezas musicales- es un abordaje sensorial por el paisaje y sus pliegues; aquellas capas que quedaron solapadas durante el paso del tiempo, de las dinámicas económicas y políticas sobre el territorio. Escuchar y grabar sonidos en estos lugares es también un viaje al pasado que permite desvelar y estudiar la historia de su fundación y abandono, una forma de descubrir una realidad latente.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”The Third Soundscape: How a Sonic Exploration of Abandoned Spaces Can Lead to the Discovery of Unforeseen Places and the Geographies of a Territory in the Post-Digital Era — Leandro Pisano. Third Text, 2015″ tab_id=”1582903928368-b13edfa1-4c21″][vc_column_text]

The creative rediscovery of exploration through sound opens up new spaces for reflection on the processes of deep transformation occurring in territories and landscapes today. Western culture has produced abandoned ruins and deterritorialised places and it is necessary to come to terms with these places ‘out of place’, listening to them with the sense of anticipation that migrants have. The projects of sound artists such as Peter Cusack, Enrico Ascoli, Fabio Lattuca and Pietro Bonanno aim at the exploration of abandoned places through sound. They open up rare aesthetic spaces, creating a different sense of place that has more to do with experience: sonic explorations of place as a social and political construction. All of these works demonstrate how much field recordings take us deep into the layers of image and language in order to ‘transmit[s] a powerful sense of spatiality, atmosphere and timing’ as Peter Cusack puts it.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”VacuaMœnia: suonare lo spirito dei luoghi — Emiliano Zanotti. sodapop, 2015″ tab_id=”1582904028068-2440094c-d208″][vc_column_text]

Nel fiorire di iniziative dedicate al file recording, molte delle quali prendono la forma di consorzi di artisti o di associazioni, il progetto siciliano VacuaMœnia ci ha da subito colpito per il rigore e la chiarezza con la quale esplicita la propria filosofia e i propri intenti, nonché per l’immediato riscontro che questi hanno nella pratica. Partendo da una dimensione fortemente legata al territorio come luogo d’incontro dello spazio e del tempo, i membri del gruppo proiettano le loro ricerche, non legate alla sola dimensione sonora ma autenticamente multidisciplinari, in un orizzonte più ampio, sia promuovendo iniziative, sia sfruttando le potenzialità che la rete mette a disposizione. Ci vorrebbero pagine e pagine per affrontare tutte le implicazioni che un progetto del genere comporta, ma grazie alla disponibilità di Fabio R. Lattuca e Pietro Bonanno abbiamo potuto sviluppare alcuni temi che ci sembravano particolarmente fecondi […].

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”La “Questione Siciliana“: strumenti per la pianificazione dei percorsi di Valorizzazione dei Borghi Rurali di Sicilia — Marilena Di Prima e Enza Emanuela Esposito. Cultural heritage. present challenges and future perspectives, 2014″ tab_id=”1582904060899-5f86948d-c571″][vc_column_text]

[…] Sicuramente un’esperienza di grande interesse e rilevanza non solo nazionale è il progetto di indagine del paesaggio sonoro portato avanti dall’associazione Vacuamoenia. Il progetto di analisi del suono delle “mura vuote” dei complessi realizzati in epoca fascista mette in relazione lo studio delle atmosfere, generate dalla sonorità dei luoghi inserite in uno specifico contesto ambientale, con le vicende storiche che hanno caratterizzato i luoghi e ne hanno decretato l’abbandono. La collaborazione tra architetti e field recordist permette di ampliare l’interesse verso questi luoghi ad un pubblico diverso rispetto i cultori della materia costruita che non solo partecipa assiduamente alle attività promosse dall’associazione ma promuove il lavoro da questa svolta in manifestazioni internazionali di rilevante impatto. Mirabile è l’interesse riscosso dall’istallazione Gradients presentato in Inghilterra nel 2013, a Firenze nel maggio 2014 e infine in Francia nell’ottobre 2014 […].

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Exploring Abandoned Soundscapes, An interview with VacuaMœnia — Miguel Isaza. Sonic terrain, 2014″ tab_id=”1582904179390-ae9bc65a-5e22″][vc_column_text]

VacuaMoenia is a team dedicated to soundscape exploration and established in Italy by Fabio R. Lattuca and Pietro Bonanno. With the premise of sonically navigating across abandoned places in Sicily, they have been developing a wide variety of interesting practices, including field recording and composition works, text publications, workshops, talks, among others.
Their way of conceiving the soundscape is special and unique, taking roots from different disciplines and perspectives, from aesthetics, music and sound art, to cultural/social activities and research-based explorations towards the implications of the abandoned places. Below is an interview with them, aiming to cover some of those practices and their valuable vision towards sound.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”CREPE — Emiliano Zanotti. sodapop, 2014″ tab_id=”1582904180516-b250366c-ccba”][vc_column_text]

La pratica di field recordings è sempre più diffusa, dalle nostre parti. Certo, non è una cosa originale, ma il fatto nuovo e la forza delle produzioni nostrane è la progettualità e la capacità di fare sistema, grazie soprattutto al supporto dato da associazioni come l’AIPS e da etichette quali la Oak e la Galaverna.  È un discorso complesso su cui sarà il caso di tornare in maniera più approfondita, intanto registriamo l’esordio di una nuova label devota alle esplorazioni sul campo, la siciliana VacuaMoenia.Partito come interessante progetto di documentazioni sonora dei borghi abbandonati nell’entroterra siciliano, legando territorio, tradizione ed uso sapiente del web […], con questa raccolta, nata da un open call in occasione del World Listening Day di quest’anno, si apre al mondo, accogliendo contributi da diverse latitudini

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”Una giornata per ascoltare i suoni dei luoghi — Maurizio Torretti, Il Venerdì di Repubblica, 2014″ tab_id=”1584704557301-1e73f577-5d29″][vc_column_text]

L’associazione VacuaMoenia invita dal web a registrare i suoni dei luoghi abbandonati. Le registrazioni saranno raccolte e messe online il 18 luglio.

[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”El Paisaje de las ruinas, del terrain vague al recorrido por los paisajes sonoros — Sabrina Gaudino, 2014″ tab_id=”1584704629609-045a8c18-0b5f”][vc_column_text]

Abstract
Las ruinas constituyen una parte del patrimonio edificado y de la memoria; el estado de un objeto en ruinas es la sentencia de una muerte anunciada en la eterna batalla entre el tiempo y la materia. Es quizás ésta apreciación de la destrucción que se transforma en una categoría estética meritoria de ser representada y explorada [continua a leggere].[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”El paisaje de los sonidos, ruinas como cajas sonoras — Sabrina Gaudino, 2014″ tab_id=”1584704678136-886b2482-dacb”][vc_column_text]

Abstract
Vacuamoenia es un equipo de musicólogos compuesto por Fabio R. Lattuca y Pietro Bonanno, que indaga sobre las posibilidades sonoras del paisaje a través de la tecnología multimedia; el equipo desarrolla un interesante proyecto de experimentación sensorial, valiéndose de las edificaciones como cajas sonoras o “muri vuoti” que hacen de instrumentos mientras interactúan con el silencio del vacío y el sonido de la naturaleza [continua a leggere].[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][/vc_column][/vc_row]